• Cose vere e supposte


    Il nuovo straordinario miracolo italiano promesso nel 1994 da Forza Italia non s'è visto. Lo cita Anna Tonelli ("Stato spettacolo"). Per Maurizio Viroli ("La libertà dei servi") ci sono invece i miracolati: i cortigiani corrotti. Tra cui il giornalista che dava notizie false al soldo dei servizi segreti. Certe cose non piacciono neppure all'avvocato del premier on. Ghedini. Che da Repubblica ha precisato: "Persino nel mio partito le compagnie me le scelgo io".
    Vittorio Feltri si considerava uomo di fiducia di Berlusconi. Ha avuto un brutto risveglio leggendo certe sue parole: "Anche i giornali vicini a noi ci fanno più male che bene". Feltri s'è detto pronto a togliere il disturbo. L'ombra di Giuliano Ferrara si profila alle sue spalle, con la saggezza di chi invita da anni Berlusconi a non ascoltare (è testuale) suggeritori stupidi ed inesperti. Il contestatore del 1968 armato di bastone a Valle Giulia, ha compreso le lezioni della Storia.
    Un fratello di latte e di note del premier, Fedele (di nome e di fatto) Confalonieri, non ha fiducia nel futuro: "Se a Fini gli gira si deve andare a casa" ha detto alla Fondazione Craxi. Fini (che Tonelli racconta, da Fiuggi al viaggio in Israele, 2003, con la frase sul fascismo male assoluto), è stato fatto oggetto di attenzioni particolari da due quotidiani vicini al capo del governo.
    Quando è spuntata una pistola sulla scala di casa del direttore Belpietro, s'è dirottata la questione: certi oppositori del governo (Di Pietro e Grillo) creano un clima terroristico. Rose e fiori invece per il senatore di maggioranza Ciarrapico che ha chiamato Fini traditore, con la battuta sulla kippah che vuol suonare così: è al soldo della finanza ebraica.
    Il ministro degli Interni ammonisce: siamo come al tempo delle BR. Ma un magistrato non simpatizzante verso la rivoluzione e sulla scena dal 1979, Pietro Calogero, spiega in "Terrore rosso": negli anni del brigatismo ci furono interventi di apparati pubblici per spostare l'asse politico da sinistra verso il centro o il centrodestra. Dal pianerottolo di casa Belpietro gli investigatori scorgono per ora soltanto varie "incongruenze" (La Stampa). Un agente ha sparato all'attentatore. Che con l'arma aveva fatto cilecca, prima di scappare non visto da nessuno. Con quello stesso agente, ci fu analogo episodio nel 1995, obiettivo il procuratore D'Ambrosio tuttora scettico sull'accaduto che lo riguardava. Come si dice, ci sono cose vere e supposte. [1010]

    Antonio Montanari
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